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Premi David di Donatello 2015

Un’edizione dei Premi David di Donatello sicuramente da incorniciare, quella appena conclusa per Gruppo Eventi, un’edizione in prima linea per gli uomini del  Consorzio impegnati nella produzione tecnica dell’evento, dalla scenografia, alla fotografia, alle luci, passando per il Red Carpet, fino alla complessa macchina logistica, che ogni hanno gestisce lo spostamento e l’accommodation dei 450 ospiti vip della cerimonia.

Una nuova location per i Premi che quest’anno, dopo le ultime due edizioni svolte all’interno dello studio 5 Rai –Dear, la Cerimonia di consegna dei Premi seguita da Rai Uno, ha trovato una nuova “casa “ all’interno del Teatro Olimpico di Roma.

Una location con ben 1400 posti gremitissimi ed ambitissimi, con spazi esterni adibiti a Red Carpet e postazioni per troupe e fotografi . Un foyet adibito all’accoglienza degli ospiti, una sala stampa al piano superiore per seguire in diretta le fasi della cerimonia, una zona catering per i 100 giornalisti accreditati firmata da Dispensa Italiana e Fofo’ Ferriere. Infine come ad ogni evento, i festeggiamenti finali con i protagonisti dell’evento che hanno tagliato la “mega torta “ dei David firmata dallo Chef Pasticcere Antonio Cascone.

La giornata dei David

La mattina, in Quirinale, con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il pomeriggio al Teatro Olimpico. Protagonista indiscusso Quentin Tarantino padrone assoluto alla cerimonia di consegna dei Premi. «Gli ingredienti dei miei film?» risponde a Tullio Solenghi in veste di presentatore. «Una combinazione malsana di violenza terribile e momento comici. C’è chi punta sul sangue, chi sulle battute. Io su entrambi». Un film sulla mafia in Italia? «Potrei ispirarmi al mio regista preferito, Fernando Di Leo, specializzato in film sulla mafia». Cita un altro regista che lo ha ispirato Mario Bava, «per Pulp fiction il suo I tre volti della paura».

Un momento simpatico della cerimonia televisiva  quando Solenghi lo invita a giocare a un casting immaginario mostrandogli delle foto, di fronte alla prima, quella di Bruno Vespa, Tarantino non ha dubbi: «È un film sulla mafia, giusto? Il padrino dei padrini».

Ritira i David al miglior film straniero non ritirati negli scorsi anni (Pulp fiction, 1995 e Django 2013) da un sobrio Ennio Morricone  insieme al quale annuncia, la loro prima collaborazione.

“Un’edizione ricca di emozioni, di sfide professionali e di traguardi, che sono veri e propri  punti di partenza per un prossimo futuro“ afferma soddisfatto Vincenzo Russolillo Presidente del Consorzio Gruppo Eventi “ la fiducia conquistata da parte dell’Accademia del Cinema Italiano, del Presidente Gian Luigi Rondi e di Manuela Pinescky ci investono di una grande responsabilità a fare sempre meglio per questo evento ma anche a guardare con orgoglio al nostro passato da dove siamo partiti con i David e dove ci posizioniamo oggi. “

I premiati

Trionfa Anime nere, miglior film e miglior regia per Francesco Munzi che batte Nanni Moretti (Mia madre), Mario Martone (Il giovane favoloso) Saverio Costanzo (Hungry Hearts), Ermanno Olmi (Torneranno i prati). Il film, il primo girato nella Locride, vince 9 statuette, aveva ottenuto 16 candidature lo scorso 11 maggio.C’erano proprio tutti sul red carpet dei David di Donatello, gli Oscar italiani giunti quest’anno alla cinquantesima edizione .Mancava solo Mario Martone  mentre Nanni Moretti è arrivato in ritardo  a cerimonia quasi iniziata evitando così l’assalto dei giornalisti.